di Andrea Beato
La consegna del riconoscimento in Università Bocconi, insieme con la Borsa di studio Premio Parete assegnata quest’anno allo studente abruzzese Emmanuele Luca Varrati.
AL BANCHIERE E IMPRENDITORE GIOVANNI TAMBURI LA TERZA EDIZIONE DEL PREMIO PARETE
Si è svolta lo scorso 22 ottobre all’interno dell’Università Bocconi, a Milano, la cerimonia di consegna del Premio Parete 2019. Il riconoscimento in memoria del finanziere Ermando Parete originario di Abbateggio (Pescara), superstite del campo di sterminio nazista di Dachau e venuto a mancare nel 2016, è stato assegnato per questa terza edizione a Giovanni Tamburi. Romano di nascita e milanese di adozione, Tamburi è banchiere e imprenditore, nonché presidente e amministratore delegato di Tip (Tamburi Investment Partners). È attivo nel campo della finanza aziendale dal 1977, accompagnando alla quotazione in Borsa molte aziende tra cui Moncler e, prossimamente, Eataly; creatore della merchant bank/fondo che ha potenziato gioielli nazionali di respiro mondiale come Ferrari, Hugo Boss, iGuzzini, Furla, Oviesse, Alpitour, gli yacht Azimut Benetti, la disruption di Digital Magics e Talent Garden, l’innovativa go tv (metropolitane, treni, aeroporti) Telesia. Con il Premio Parete, rappresentato dalla scultura in pietra della Majella “Rinascita” creata dall’artista abruzzese Luigi D’Alimonte, è stata attribuita la Borsa di Studio Premio Parete per supportare economicamente nei tre anni in Bocconi il percorso formativo di uno studente meritevole, andata quest’anno a Emmanuele Luca Varrati. Varrati, 19 anni, è originario di Sulmona (L’Aquila) e frequenta il corso di “International economics and finance”, dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al liceo scientifico Enrico Fermi della città ovidiana.
L’UNIVERSITÀ BOCCONI E IL PREMIO PARETE INSIEME PER RICORDARE ERMANDO PARETE
«Il Premio Parete riflette pienamente i nostri valori – ha sottolineato in apertura di evento Gianmario Verona, rettore dell’ateneo milanese -. Fin dalla sua nascita nel 1902, la Bocconi continua a preservare e promuovere i principi della diversità, dell’inclusione, della competenza e dell’impatto nella società civile». «Questa iniziativa – ha aggiunto nel suo intervento il generale di brigata Piero Burla, comandante regionale Lombardia della Guardia di finanza, portando i saluti del generale Giuseppe Vicanolo, quest’ultimo alla guida del comando interregionale Italia Nord-occidentale Milano – rende merito a chi si impegna con le proprie capacità, il sacrificio e ricorda l’esistenza di un uomo straordinario. Un uomo che in un’epoca molto difficile è riuscito a farcela, a scampare da morte certa per poi dedicarsi, attraverso il racconto della personale testimonianza, alle nuove generazioni. Con un messaggio chiaro: con le proprie forze, con l’impegno si possono raggiungere i successi che ognuno di noi auspica». A Donato Parete, figlio di Ermando e fondatore del Premio, l’onore di leggere le motivazioni del riconoscimento: «Il Premio è per l’entusiasmo nel coniugare conoscenza e intrapresa. Il premiato 2019, Giovanni Tamburi, è l’esempio di cosa si può costruire. Ha preso il denaro di ricche famiglie per farne il carburante dello sviluppo di imprese di successo del made in Italy e mandarle in orbita. Tamburi dimostra che bisogna studiare, costruirsi consapevolezza per capire anche che la finanza può essere buona, può creare prosperità e lavoro, non prestando cura a banalità demagogiche e interessate». «Il mondo globalizzato che cresce – ha aggiunto Tamburi nel suo speech centrale – dovrebbe regalarci una visione positiva. Ai giovani dico credeteci. Perché il mondo è pieno di opportunità e non dei rischi che ci raccontano. Siate curiosi, perché non ci si deve fermare mai. Siate determinati. Questo bisogna includere nei propri paradigmi. Per cui diffondete queste parole di positività. Inseguite i vostri sogni, perché oggi come oggi si possono realizzare, come raramente è accaduto nella storia».
LA GUARDIA DI FINANZA E LE ISTITUZIONI PRESENTI IN BOCCONI PER IL PREMIO PARETE ASSEGNATO A GIOVANNI TAMBURI
All’evento hanno preso parte, tra gli altri, anche Bruno Busacca, prorettore della Bocconi, il generale di brigata Gianluigi D’Alfonso, comandante regionale Abruzzo della Gdf, il generale di brigata Gioacchino Angeloni, comandante regionale Sardegna delle Fiamme gialle, il generale di brigata Bonifacio Bertetti, comandante dell’Accademia della Guardia di finanza di Bergamo, e con lui i giovani allievi ufficiali in divisa da cadetti, il colonnello Alessandro Mazziotti, capo di stato maggiore al comando regionale Lombardia, le delegazioni degli ex finanzieri Anfi di Milano, con il presidente Elio Francesco Baldassarre, di Monza e dell’Abruzzo, con il presidente Gregorio Totaro; il presidente della Provincia di Pescara Antonio Zaffiri, Carlo Pirozzolo, segretario generale della Provincia di Pescara, e Antonio Di Marco, past president della Provincia di Pescara e già sindaco del Comune di Abbateggio.