di Federico Niasi
Un dimostratore industriale sviluppato da tre aziende abruzzesi e basato su sistemi di realtà simulata, dispositivi di “sensing” non invasivi e processi di certificazione su tecnologia blockchain, per l’addestramento di personale operativo in scenari ad alta criticità.
PROGETTO ASTRA: UN SISTEMA PER L’ADDESTRAMENTO IN SCENARI CRITICI
“Per aspera ad astra” (“Attraverso le asperità sino alle stelle”). E nel progetto in questione c’è tutta la sana ambizione di diventare un vero e proprio punto di riferimento nel mondo della formazione per le nuove e future generazioni di lavoratori. Astra, in realtà acronimo di “Advanced system for training”, è il progetto che parla interamente abruzzese, ma che vuole presto travalicare i confini locali e nazionali. Si tratta, nello specifico, di un programma di ricerca e sviluppo finalizzato alla realizzazione di un sistema per l’addestramento di personale operativo in scenari considerati ad alta criticità d’intervento. Lanciato a giugno del 2020, dopo essersi aggiudicato le agevolazioni finanziarie a valere sul Fondo per crescita sostenibile, sportello “Fabbrica intelligente”, nell’ambito del Programma operativo nazionale del Ministero dello Sviluppo economico (codice progetto: F/190054/01-02-03/X44), e con una “timeline” triennale, il progetto Astra ha l’obbiettivo di relazionarsi con aziende che necessitano di processi di “training” più efficienti, rapidi e sicuri, migliorando il benessere, la sicurezza, la prestazione e anche la soddisfazione del singolo lavoratore e, di conseguenza, dell’intera organizzazione, riducendo così anche i costi.
LE SOCIETÀ ABRUZZESI NEXT2U, DIMENSIONE SOLARE E 4DLABS PROTAGONISTE CON ASTRA
Alla base una serie di tecnologie di ultima generazione: realtà virtuale, visione artificiale, “affective computing” e blockchain, riconducibili a tre “player” della nostra regione. Il primo, Next2U, è uno spin-off accademico dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio Chieti-Pescara, con esperienza ventennale nel campo delle applicazioni delle neuroscienze e dell’imaging infrarosso; Dimensione Solare, con sede a Notaresco (Teramo), è invece una “software house” che spazia negli ambiti dell’informatica e delle telecomunicazioni; “last but not least” , l’azienda pescarese 4DLabs, laboratorio tecnologico composto da scienziati, ingegneri del software e artisti grafici, esclusivamente dedicato all’implementazione di simulatori immersivi e applicazioni in realtà virtuale e aumentata. Unione di “best practice” che, tradotto in linguaggio pratico, significa la creazione di un simulatore fisico di un macchinario industriale, gestibile con un controller, la cui esecutività viene visualizzata in un ambiente simulato, in realtà virtuale. E poi l’installazione di sensori termografici per “affective computing”, opportunamente gestiti da complessi algoritmi, capaci di effettuare una valutazione della condizione soggettiva dell’utente in fase di addestramento, con la blockchain pronta a garantire la possibilità di certificare, in modo sicuro, l’intero processo di formazione e archiviare, in maniera permanente e non modificabile, i dati relativi alle singole sessioni.
ASTRA, UN PROGETTO UNICO PER LE SUE PECULIARITÀ
«Si tratta – spiega il professor Arcangelo Merla, responsabile scientifico di Astra – di un progetto davvero unico per le sue peculiarità. Non esistono, a oggi, sistemi di formazione in grado di unire, in un singolo prodotto, l’utilizzo di realtà simulata, la rilevazione dello stato psico-fisiologico dell’utente, la validazione e autenticazione dei processi con tecnologia blockchain. Il risultato finale, facilmente scalabile, punta a trasferire la soluzione creata in qualsiasi contesto industriale, andando ad aprire nuove e originali strade nella formazione specialistica. La prospettiva di Astra è, adesso, quella di attrarre interesse e investimenti da parte di società che appartengono al comparto energetico, automotive, manifatturiero, dei trasporti a guida semi-autonoma… In generale, in tutti quei rami dove sono molto presenti interfacce e interazioni uomo-macchina».
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