REFID WEALTH PROGRAMMARE IL FUTURO CON PROFESSIONALITÀ

di Marco Taviani

Intervista a Costantino Bortone, dottore commercialista e revisore legale, che a Pescara guida Refid Wealth impegnata nei servizi fiduciari, nella revisione contabile e nell’organizzazione aziendale.

Refid Wealth rappresenta “la prima società fiduciaria e di revisione contabile tra Abruzzo e Molise”, tra le pochissime presenti lungo la fascia adriatica. Dottor Bortone, come nasce la vostra attività e cosa significa, nello specifico, essere “società fiduciaria”?

«La nostra attività nel mondo fiduciario vanta un’esperienza di oltre cinquant’anni, che nasce perlopiù nelle zone del nord Italia, ma che pian piano ha abbracciato anche il centro-sud fino a maturare l’idea di realizzare una base operativa in Abruzzo, territorio che oggi presenta tutti i requisiti nel poter offrire dei servizi così di alto valore professionale, seppur poco conosciuti. La società fiduciaria è regolata dalla legge numero 1966 del 1939 e, principalmente, si propone di assumere l’amministrazione di beni per conto di terzi, l’organizzazione e la revisione contabile di aziende e la rappresentanza dei portatori di azioni e obbligazioni. In particolare, l’attività di amministrazione di beni e patrimoni per conto terzi consiste nell’intestazione alla società fiduciaria di beni dei quali, tuttavia, i proprietari mantengono la proprietà effettiva e ne possono disporre liberamente. Tale attività è svolta in forza di un contratto, il mandato fiduciario, che legittima la società ad agire in nome proprio e per conto del fiduciante sui beni affidati alla stessa in amministrazione, senza spendita, dunque, del nome del fiduciante. È possibile, in qualche modo, assimilare l’amministrazione dei beni realizzata dalla società fiduciaria a quella operata da una banca con la differenza, non di poco conto, che l’intestazione fiduciaria evita, come anticipato, la spendita del nome del fiduciante. Sebbene, come precedentemente detto, la legge che regola le società fiduciarie risale al 1939, ad oggi, in Italia, sono solo 274 e la stragrande maggioranza si colloca in Lombardia. Ciononostante, questo dato non è certamente riferibile al fatto che l’utilità del loro utilizzo sia limitata a tale bacino di utenza. Si tratta, semplicemente, di mancanza di informazione. La scommessa di Refid Wealth, dunque, è quella di incrementare la diffusione delle società fiduciarie nel territorio italiano, in particolare nel centro-sud, ampliando l’offerta di strumenti utili al servizio degli imprenditori».

Amministrare beni per conto terzi, è dunque questo, in estrema sintesi, l’obbiettivo principale che caratterizza le società fiduciarie. Quali le tipologie di beni che possono essere oggetto di intestazione fiduciaria e quali i vantaggi?

«Non ci sono limiti rispetto ai beni che possono essere oggetto di intestazione fiduciaria. Quest’ultima offre, principalmente, due tipi di vantaggi: da un lato, sicuramente, la possibilità di affidare l’amministrazione del proprio patrimonio, sempre dietro specifiche e precise istruzioni del fiduciante, a soggetti professionalmente competenti in grado di garantire una gestione patrimoniale efficiente; dall’altro, la riservatezza. La riservatezza rende l’intestazione fiduciaria uno strumento giuridico non solo in grado di soddisfare le esigenze di pianificazione patrimoniale, ma anche di protezione patrimoniale. Infatti, tale strumento è finalizzato a evitare l’evidenza della disponibilità personale di beni allo scopo di impedire l’aggressione da parte di terzi. Si tratta, tuttavia, di una protezione solo “indiretta”, poiché deriva da un mero vincolo di riservatezza (l’inconoscibilità dell’identità dell’effettivo proprietario del bene) e non dall’apposizione di un vero e proprio vincolo di natura patrimoniale. Il concetto è semplice: il terzo non può aggredire beni di cui non conosce l’esistenza».

Le società fiduciarie rappresentano ancora una “opzione” poco conosciuta… Come può essere superato questo “gap” culturale, soprattutto operando nel contesto abruzzese, e in che modo Refid Wealth riesce a fornire un supporto concreto per imprese e privati?

«Purtroppo, quando si parla di pianificazione e protezione patrimoniale, in genere, ci si scontra spesso con ostacoli di natura culturale. La ragione, con tutta probabilità, risiede nella percezione ancora troppo “antica” che in Italia si ha del concetto di “proprietà”, per cui affidare la gestione del proprio patrimonio a terzi può risultare difficoltosa. Tuttavia, è necessario sottolineare che le società fiduciarie sono soggetti autorizzati dal Ministero dello sviluppo economico e soggette alla vigilanza di quest’ultimo e se è vero che l’intestazione fiduciaria implica, appunto, che i beni vengano intestati a terzi è anche vero che la titolarità effettiva del bene (la proprietà legale) rimane in capo al fiduciante, che può disporne liberamente, e che, soprattutto, a meno che ciò non sia previsto da specifico mandato, la società fiduciaria non può agire senza aver prima ricevuto precise istruzioni in tal senso dal fiduciante. Come sconfiggere il problema culturale? È necessario diffondere tanta informazione, saper cogliere le necessità del cliente, capire la persona che si ha di fronte ed essere in grado di offrire la soluzione più soddisfacente a cui, con tutta probabilità, sarebbe difficile pervenire attraverso altri strumenti».

Il team di Refid Wealth è costituito da una somma di diverse professionalità, un network di specialisti e consulenti finanziari che costituiscono un vero e proprio valore aggiunto…

«Sì, la diversificazione di competenze all’interno di un team di professionisti è fondamentale per essere in grado di offrire al cliente la soluzione più in linea con le sue esigenze e, dunque, più soddisfacente. Questo vale per tutte le tipologie di attività di consulenza ma, ancor di più, per quelle che si inseriscono nel settore del “wealth management”. Non esiste lo strumento di pianificazione e protezione patrimoniale perfetto, è l’insieme di strumenti utilizzati che permette di pervenire alla soluzione più congeniale. Per rispondere anche alla domanda, il punto di forza di Refid Wealth è proprio questo: la presenza di un team di professionisti specializzati in diversi ambiti del wealth management, in grado di garantire una consulenza e un’offerta professionale a trecentosessanta gradi».

Oltre i servizi fiduciari, Refid Wealth è anche autorizzata all’esercizio dell’attività di organizzazione e revisione contabile, nonché all’asseverazione di piani economico-finanziari per bandi di gare e finanza di progetto di società, enti e imprese. In che cosa consiste tale attività?

«La società svolge attività di revisione contabile e certificazione dei bilanci e tutte le altre forme di indagine e di controllo contabile, quali l’analisi, la verifica e la valutazione dei sistemi di controllo interno. Dette analisi sono finalizzate a individuare soluzioni ottimali e sinergiche al fine di realizzare il miglioramento dei sistemi organizzativi aziendali. Si aggiunge anche il controllo di gestione e il risk management. Altresì può supportate le holding in tutti gli adempimenti imposti dalla normativa fiscale. Infine, Refid Wealth può asseverare i piani economico finanziari in project financing e business plan per la partecipazione a gare e bandi come previsto dall’articolo 183 comma 9 del Decreto legislativo 50/2016, che attesti la capacità del progetto di generare flussi di cassa adeguati a garantire il rimborso del debito e la remunerazione del capitale di rischio, e quindi la realizzazione dell’opera pubblica con capitale privato».

Che step di sviluppo attendono Refid Wealth nel prossimo breve/medio periodo?

«Sicuramente ci sarà tanto lavoro organizzativo e molta dedizione in quanto il percorso è lungo e non mancheranno battute di arresto; l’obiettivo principale è la diffusione della cultura dei servizi fiduciari. I servizi fiduciari e di organizzazione e revisione contabile della società saranno offerti nell’ottica di una progressiva espansione territoriale, partendo in risposta alle esigenze del territorio. Pertanto, l’ambito territoriale iniziale sarà l’Abruzzo e il vicino Molise, senza però tralasciare l’intero territorio nazionale. Per i servizi fiduciari, di assoluta importanza sarà la creazione di un network con i professionisti, soprattutto notai, commercialisti e avvocati più vicini alla materia, a cui fornire gli strumenti di lavoro e il supporto consulenziale per la loro clientela. Per i servizi di organizzazione e revisione contabile, la società dovrà avvalersi di professionisti specializzati nel settore quali revisori iscritti al relativo Registro. Oltre al network, la società organizzerà iniziative formative, come quella organizzata qualche settimana fa con Confindustria Teramo, e convegni specifici accreditati dagli ordini professionali (notai, commercialisti e avvocati). Di fondamentale importanza sarà anche una diffusione pubblicitaria attraverso riviste specializzate, social network e partnership in convegni».

Per leggere la versione integrale dell’articolo, passa in edicola e acquista Abruzzo Magazine.