REMO RAPINO VINCE IL PREMIO CAMPIELLO

di Elena Gramenzi 

Lo scrittore lancianese, Remo Rapino, con il suo romanzo “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” vince la 58° edizione del Premio Campiello a Venezia

REMO RAPINO VINCE LA 58° EDIZIONE DEL PREMIO CAMPIELLO

Dal 1997 al 2003 la Fondazione Il Campiello insieme a Confindustria Veneto assegna, nella suggestiva cornice di Venezia, il premio a uno scrittore italiano o straniero che, individuato dalla Giuria dei Letterati, si sia distinto per la sua attività oltre. La 58° edizione del Premio Campiello vede come vincitore lo scrittore abruzzese Remo Rapino con il suo romanzo “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio”. Il libro vincitore, è stato annunciato la scorsa settimana sul palco di Piazza San Marco a Venezia, ottenendo 92 voti sui 264 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi. Durante la serata conclusiva dell’ambito Premio, condotta dalla giornalista Cristina Parodi, che si è svolta in piazza San Marco a Venezia, Rapino ha potuto ritirare il prestigioso premio grazie al suo romanzo, edito dalla casa editrice romana minimum fax, uscito nelle librerie nel mese di ottobre 2019, e che in pochissimi mesi ha riscosso un grande consenso tra il pubblico dei lettori, suscitando l’approvazione e il plauso della critica. «È stata un’esperienza bellissima, inaspettata. Sono felice di essere felice» ha dichiarato Remo Rapino durante la cerimonia di premiazione «Dedico questo Campiello a mio padre che nasce nel 1926 e muore nel 2010 e lo faccio nascere e uscire dal mondo come Liborio. Questa sera mancava solo lui, avrei davvero voluto che ci fosse. Liborio è una voce che, raccontando se stesso, racconta un secolo di storia e lo fa da una periferia esistenziale e dà voce a quelli che non hanno voce, agli ultimi della fila, agli emarginati». Inoltre il libro figura anche come finalista al Premio Napoli e al Premio Sila.

LA 58° EDIZIONE DEL PREMIO CAMPIELLO A VENEZIA: PREMIATO REMO RAPINO

Nella 58° edizione del Premio Campiello si sono classificati al secondo posto Sandro Frizziero con “Sommersione” (Fazi Editore), con 58 voti, al terzo posto Ade Zeno con “L’incanto del pesce luna” (Bollati Boringhieri) con 44 voti, al quarto Francesco Guccini con “Trallumescuro. Ballata per un paese al tramonto” (Scrittori Giunti) con 39 voti, e al quinto posto Patrizia Cavalli con “Con passi giapponesi” (Einaudi), con 31 voti. La cerimonia si è aperta ricordando Philippe Daverio attraverso l’omaggio del presidente de La Fondazione Il Campiello Enrico Carraro e della Giuria dei Letterati: «Senza di lui la Giuria del Premio Campiello non sarà più la stessa. Al dolore della perdita si affianca il vivo ricordo della sua presenza, durante riunioni di giuria che diventavano anche incontri tra amici, in quello che lui definiva scherzosamente “il circolo Pickwick”. L’ironia, l’autoironia, la leggerezza, l’umorismo, il gusto dell’aneddoto, il Witz instancabile, la curiosità intellettuale, la rarità di un personaggio pubblico che coincideva a tutti gli effetti con la persona privata, senza schermi e infingimenti: sono tutti doni che porteremo con noi e che colpivano chiunque avesse la fortuna di conoscerlo».

LA 58° EDIZIONE DEL PREMIO CAMPIELLO A VENEZIA

La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 58° edizione del Premio Campiello era così composta: 51,3% donne e 48,7% maschi, 20 casalinghe, 35 imprenditori, 102 lavoratori dipendenti, 88 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 25 studenti. Martedì 15 settembre, il vincitore sarà presente al Teatro Olimpico di Vicenza (insieme a Veronica Galletta, vincitrice dell’Opera Prima) per una serata nata dalla sinergia tra Fondazione il Campiello, la Biblioteca Bertoliana, il Comune di Vicenza e Confindustria Vicenza. Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 25° edizione del Campiello Giovani, Michela Panichi con il racconto “Meduse” l’Opera Prima, assegnata a Veronica Galletta per il romanzo “Le isole di Norman” (Italo Svevo), il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera attribuito quest’anno ad Alessandro Baricco. Ad assistere alla setata un parterre di circa 1400 invitati tra ospiti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, della cultura e delle case editrici.Tra gli ospiti: Carlo Bonomi (Presidente di Confindustria), Francesco Boccia (Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie), Luigi Brugnaro (Sindaco di Venezia) e molti rappresentanti del mondo industriale. Per il mondo dell’editoria: Elido Fazi (Presidente di Fazi Editore), Alberto Gaffi (Presidente di Italo Svevo), Piergaetano Marchetti (Vice Presidente de La Nave di Teseo), Stefano Mauri (Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo GeMS), Luca De Michelis (Amministratore Delegato di Marsilio Editore). I premi per i finalisti del Premio Campiello e dell’Opera Prima sono stati realizzati da Salviati, che dal 1859 è tra le fornaci di eccellenza che operano nel vetro di Murano. Il premio in vetro per il vincitore del Campiello Giovani è stato realizzato dalla Scuola del Vetro Abate Zanetti. La finale del Premio Campiello sarài trasmessa in differita su Rai5 il prossimo 19 settembre in prima serata!