SASI L’ACQUA AL CENTRO NELLA PROVINCIA TEATINA

di Andrea Sisti

Incontro con Gianfranco Basterebbe, presidente di Sasi, società pubblica che si occupa della gestione di acquedotti, impianti di depurazione e fognari in 87 comuni della provincia di Chieti.

I NUMERI DI SASI E LA PRESIDENZA DI GIANFRANCO BASTEREBBE

L’approvazione unanime del bilancio, importanti investimenti, la nomina del nuovo direttore generale, 67 assunzioni… Ma al centro rimane sempre l’acqua, il bene più prezioso, con il servizio che deve essere fornito all’utente nel miglior modo possibile, con efficienza e professionalità. Tante le novità per Sasi, società a capitale interamente pubblico che gestisce acquedotti, depurazione e fognature per 87 comuni (in origine 92 e 76 quelli soci) della provincia di Chieti appartenenti all’ex Ato (Ambito territoriale ottimale) numero 6. L’azienda nasce nel dicembre 2002, in seguito alla riorganizzazione del settore prevista dalla legge regionale 2/97 e in esecuzione della più generale legge Galli. Obiettivo, portare a una razionalizzazione e al raggiungimento di standard di qualità ed efficacia confrontabili con quelli dei Paesi più evoluti dell’Unione europea. Scorrendo i numeri ci si rende conto dell’importanza di una realtà del genere: 280mila abitanti serviti, il management di 106 sorgenti, 82 impianti di clorazione, 430 serbatoi, per una rete complessiva che arriva a estendersi per circa 7.700 chilometri. «Il bilancio 2017 – sottolinea il presidente Gianfranco Basterebbe – si è chiuso con un utile di 14.698 euro, già al netto delle imposte sul reddito di esercizio, ammortamenti e accantonamenti al fondo di svalutazione crediti, per complessivi 417.311 euro.

GLI INVESTIMENTI DI SASI PER MIGLIORARE IL SERVIZIO IDRICO, DI FOGNATURA E DEPURAZIONE

Gli investimenti effettuati nel corso dello scorso anno hanno raggiunto quota 7,4 milioni di euro e per il 2018 sono previsti oltre 20 milioni, destinati soprattutto al potenziamento idrico fognario. Per quanto riguarda i crediti, il valore ammonta a 26,5 milioni di euro, in netto miglioramento. Abbiamo infatti progettato e implementato una procedura di recupero in via stragiudiziale, effettuando la costituzione in mora internamente attraverso il servizio “Host to host” di Poste Italiane e monitorando con una app lo stato dei versamenti. È stato inoltre deliberato un regolamento delle rateizzazioni e un modello, per evitare che le richieste di dilazioni venissero gestite con arbitrio e senza riconoscimento del debito da parte dell’utente. Si può quindi accedere al piano di rientro sottoscrivendo il modello e versando il 25% dell’importo totale, mentre il restante può venire rateizzato in massimo 9 rate mensili. Un metodo moderno, avviato da soli tre mesi, che ha già prodotto risultati importanti, riottenendo circa 800mila euro». In visione della stagione estiva e del possibile ripetersi di situazioni critiche, il presidente Basterebbe non usa giri di parole: «Ci stiamo muovendo in tutte le direzioni per cercare di risolvere i problemi che in alcune aeree si presentano puntuali ogni anno. In campo progetti che dovrebbero almeno contenere e ridurre sensibilmente le difficoltà che ancora resistono».

UN NUOVO DIRETTORE GENERALE E 67 ASSUNZIONI PER SASI

Note positive vengono, inoltre, dal punto di vista occupazionale: «Grande soddisfazione per la nomina del dg, Giorgio Marone, ingegnere con un curriculum d’esperienza e fitto di incarichi prestigiosi, come la direzione generale di Molise Acque, il ruolo di dirigente di settore per la Provincia di Campobasso e di dirigente apicale al Comune di Isernia. Allo stesso modo è il compiacimento per l’assunzione di 67 lavoratori. 67 lavoratori che possono ora cominciare un percorso verso il prossimo futuro, con serenità e fiducia. Una questione che si trascinava da un po’ e che ha dimostrato l’impegno dell’attuale cda. Un contratto a tempo determinato non era ciò che volevamo. Sasi ha un bisogno strutturale di personale e noi avevamo pubblicato una selezione per impieghi a tempo indeterminato. Purtroppo il decreto attuativo della legge Madia ha reso impossibile sottoscrivere questi tipi di contratti per attività come la nostra e per tutte le partecipate fino al prossimo 30 giugno. Adesso non ci resta che aspettare e vedere come evolverà la normativa, valutando bene i successivi passi. Sempre con la trasparenza e correttezza che ci contraddistingue».