di Andrea Sisti
Diretta televisiva su Rete8 Sport, con il collega Enrico Giancarlo nelle vesti di presentatore della serata. Padrone di casa il presidente della società, Gianni Di Cosmo, che, salito sul palco, ha commentato: «Vogliamo costruire un qualcosa che si integri maggiormente con il tessuto sociale e imprenditoriale della città. L’obiettivo è diventare soggetto attivo, capace non solo di ricevere contributi e finanziamenti da sponsor e sostenitori, ma di offrirsi come moltiplicatore promozionale e veicolo privilegiato di interesse e iniziative». Dal punto di vista agonistico, sono tante le sfide che attendono la squadra di coach Massimo Galli. A cominciare dal cambio di formula della serie A2, quest’anno sintetizzata in un unico torneo e con team divisi geograficamente in est e ovest. «Saremo chiamati a giocare in alcuni palazzetti storici, come Trieste e Bologna, che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana – ha sottolineato il presidente -. In casa saremo certamente aiutati dal nostro caloroso pubblico che, nel passato campionato, ha fatto registrare una media di circa 1.500 spettatori a gara, presenti al PalaTricalle Sandro Leombroni. Mi preme ringraziare lo staff e i collaboratori, in particolare il compagno di viaggio in questa avventura, il direttore sportivo Guido Brandimarte, e mia moglie Barbara, che mi sopporta e che mi supporta, dandomi una grossa mano sul piano organizzativo. Il risultato di tanto impegno e tanti sforzi economici, oggi ci premia».
Intanto i tifosi iniziano già a sognare, dopo i primi colpi di mercato. Da Marco Allegretti, all’ex Forlì, Tyshawn Abbott, dal nazionale under 20, Jacopo Vedovato, all’ala-centro Isahia “Zeek” Armwood e al play friulano Andrea Piazza. «Acquisti di assoluto valore – ha ricordato il ds Brandimarte – che solo un paio di anni fa non sarebbe stato possibile concretizzare. I successi conseguiti sul campo, la serietà dimostrata e la bellezza del nostro territorio, oggi sono attrattive importanti, pure per giocatori di alto calibro. Ciò attesta che abbiamo lavorato bene e che dobbiamo procedere in questa direzione». Soddisfatto e ambizioso l’ingegnere Umberto Sgambati, amministratore delegato di Proger, title sponsor della formazione: «Per noi, che siamo un’azienda di progettazione che lavora a livello globale, il basket è una sorta di collante, che unisce tutti i nostri studi sparsi per il mondo. È bello pensare che al lunedì, in luoghi distanti migliaia di chilometri dall’Italia, arrivino gli echi del risultato ottenuto domenicalmente dalle Furie. Lo sport ha un linguaggio che accomuna gli uomini di tutte la latitudini e questo ha un valore sociale, e nel nostro caso imprenditoriale, inestimabile».
Anche il sindaco della città teatina, è voluto intervenire all’appuntamento, non solo per un rapido saluto: «Proger Chieti oggi non è esclusivamente un fenomeno sportivo, ma un vero progetto. Un progetto che ci sta molto a cuore, in quanto veicola, in una forma positiva, il nostro centro in tutta Italia. Spesso si tende a sottovalutare l’impatto promozionale collegato, però noi, come amministrazione, non faremo questo errore e, nei limiti delle risorse a disposizione, ci adopereremo affinché il piano della Proger cresca e si rifletta benevolmente sul nome e sulle bellezze di Chieti». Conclusa la parte istituzionale, la serata è proseguita, per tutti i 130 invitati, con una cena che ha rinsaldato vecchi e nuovi rapporti. Clima rilassato e privo di formalismi ha connotato il dialogo e le relazioni di tutti i tavoli, che hanno animato sino ad ora tarda gli eleganti saloni liberty del Circolo degli Amici. Evento da ricordare e stagione 2015/2016 partita nel migliore dei modi per la Proger Chieti.