di Marco Taviani
Sismex è un reale modello di economia circolare, che trasforma i rifiuti speciali non pericolosi in prodotti eco-sostenibili da poter essere riutilizzati nel settore delle costruzioni.
L’APPROCCIO “SMART” ED ECO COMPATIBILE DI SISMEX
Per costruire case, infrastrutture, produrre cibo o fabbricare beni di consumo vengono impiegate materie “pregiate”. Una volta sfruttati, questi prodotti sono gestiti come rifiuti. È uno schema lineare, “creazione-consumo-smaltimento”, successione che si conclude sempre arrivando al “fine vita”. A tutto ciò si contrappone un’economia circolare, che sposta invece l’attenzione sul riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare. Quel che normalmente è considerato come scarto, viene trasformato in opportunità. Approccio che risponde alla necessità di sviluppo ragionevole, nel quadro della crescente pressione a cui sono sottoposte le risorse e l’ambiente. Per arrivare, in maniera definitiva, a un paradigma così innovativo occorre però l’impegno di tutti: decisori politici, istituzioni, cittadini e imprese. La società Sismex di Collecorvino (Pescara) è, in tal senso, già esempio concreto. L’azienda, fondata da Pietro Granifero, affonda la sua esperienza nella metà degli anni ’70 specializzandosi nel settore movimento terra: sbancamenti, canalizzazioni, urbanizzazioni… È nel 2012 che la realtà assume l’attuale denominazione e organizzazione, scegliendo come “core business” le demolizioni e gli scavi civili, industriali, di centri urbani e aree dismesse.
ALCUNI DEI LAVORI ESEGUITI DA SISMEX IN ABRUZZO E L’AMPLIAMENTO DEI SERVIZI OFFERTI
Tanti i lavori portati a termine in Abruzzo, dall’abbattimento dell’ex opificio Brioni a Penne (Pescara) a quello dello stabile delle Ferrovie nel centro di Pescara, per conto della Fondazione PescarAbruzzo, fino all’opera di rimozione delle macerie dell’Hotel Rigopiano a Farindola (Pescara). Pur mantenendo una “governance” familiare (amministratrice è Luciana Evangelista, che affianca il marito Pietro Granifero, e direttore tecnico è loro figlio Alessio), Sismex cresce nel tempo, dotandosi di attrezzature specifiche e arrivando a toccare la quota attuale di dieci risorse tra dipendenti e collaboratori. «Progressivamente – spiega Alessio Granifero – il nostro punto di vista è cambiato. All’attività principale abbiamo affiancato dei nuovi servizi». Non solo una semplice diversificazione, ma un “modus operandi” in grado di guardare alla sostenibilità. «Le demolizioni – continua il giovane direttore tecnico – rappresentano solo la prima fase di un sistema che comprende il noleggio di casse scarrabili di varie dimensioni, facilitando la gestione degli scarti generati da cantieri, supermercati e centri commerciali, ditte artigianali e industriali. Il recupero e lo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi avviene poi attraverso il nostro impianto presente qui in sede».
SISMEX: DALLE DEMOLIZIONI ALLA FABBRICAZIONE DI MANUFATTI IN ECO-CALCESTRUZZO
«A essere trattati sono principalmente inerti come cemento, mattoni, mattonelle e ceramica, macerie, miscele bituminose, cartongesso e pure imballaggi misti, plastica, carta, metalli… Da alcune di queste componenti diamo origine agli inerti riciclati per l’edilizia, certificati secondo la normativa Uni En 13242:2008. Eco-aggregati nelle forme di granulato misto, sabbia, pietrischetto e pietrisco che vengono adoperati per realizzare sottofondi stradali, rilevati, misti cementati, allettamenti di tubazioni, drenaggi e molto altro. Soluzioni che possiedono caratteristiche e performance paragonabili ai materiali naturali tradizionali». Una sequenza completa che adesso si arricchisce ulteriormente con la fabbricazione di manufatti in eco-calcestruzzo e con il progetto di un impianto aggiuntivo. «L’obiettivo – conclude Alessio Granifero – è quello di consolidare e potenziare una predisposizione, un modello che abbiamo messo a punto con impegno e passione. Un metodo “intelligente”, “green”, per un contributo che pensa al futuro della collettività e del pianeta».
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