di Andrea Beato
Sulla Costa dei trabocchi abruzzese, l’evento per riflettere sui fattori ambientali, sociali e di governance. Aspetti sempre più fondamentali e impattanti per qualsiasi tipologia d’impresa.
L’EVENTO SULLA SOSTENIBILITÀ ESG AL SUPPORTER DELUXE HOTEL DI FOSSACESIA (CHIETI)
Stiamo assistendo a un deciso cambio di paradigma, anche dal punto di vista socioeconomico. Applicare il concetto di sviluppo sostenibile alle attività produttive risulta ormai essere una scelta fondamentale. La massimizzazione del profitto rimane tra gli obiettivi primari da ottenere per qualsiasi impresa, a prescindere da tipologia e settore di appartenenza, però non più il solo e non più senza far spazio all’etica. Occorre indirizzare gli investimenti in progetti a medio-lungo termine, capaci di abbracciare fattori ambientali, sociali, di governance, ovvero quelli inerenti all’ambito Esg (Environmental, social and governance). Di conseguenza adattare strategie, business model, scelte operative e di investimento… A beneficio della creazione e protezione di valore, favorendo gli azionisti coinvolti e tutti i diversi portatori di interesse. Di questo, e molto altro, si è parlato nel corso dell’evento “La sostenibilità Esg ed il valore dell’azienda”, svolto a metà maggio nella location vista mare del Supporter deluxe hotel di Fossacesia (Chieti). Appuntamento sulla sempre più nota Costa dei trabocchi che ha fatto registrare la partecipazione di oltre 130 esponenti del mondo imprenditoriale e bancario. Ad Alfredo D’Incecco (founder dello Studio D’Incecco dottori commercialisti di Pescara), primo relatore a prendere la parola, il compito di collegare le tematiche “governance e creazione di valore”.
L’INTERVENTO DEL DOTTORE COMMERCIALISTA ALFREDO D’INCECCO, FONDATORE DELLO STUDIO D’INCECCO DOTTORI COMMERCIALISTI DI PESCARA
Partendo da una fotografia nazionale, con un sistema delle imprese caratterizzato da una moltitudine di player micro-piccoli (nel complesso più di 3,5 milioni secondo Corporate governance lab di Sda Bocconi) e una guida prettamente familiare. “La famiglia è un immenso valore, ma non può essere un dogma” e il momento del passaggio generazionale, processo graduale che necessita di una pianificazione, rappresenta lo stimolo per puntare verso un cda vincente, collegiale e non monocratico, aperto alla parità di genere, alle nuove generazioni e a membri esterni. Va ricordato che, in Italia, solo il 30% delle aziende sopravvive, si proietta verso il futuro, dopo l’uscita di scena del fondatore. C’è bisogno di cambiare, accelerare la crescita. Come? I fondi di private equity, ad esempio, hanno lo scopo di supportare adeguatamente le organizzazioni alla ricerca di risorse e competenze per lo sviluppo, nonché realtà per le quali l’azione di un investitore finanziario consente di risolvere problemi di mancanza di ricambio generazionale, managerializzazione e internazionalizzazione. I dati mostrano che nel nostro Paese, solo nel 2022, sono state portate a termine 441 operazioni complessive di private equity (+14% rispetto alle 387 dell’anno precedente). E Alfredo D’Incecco ne propone al pubblico alcune “abruzzesi”: il fondo spagnolo Azora che ha rilevato Bluserena, “hotel & resorts”, i vini Zaccagnini acquisiti dal polo Argea (fondo Clessidra), Star Capital che ha investito nelle componenti automotive di Glm, Fantini, ancora vitivinicolo, passata al fondo californiano Platinum Equity… Case history di successo, di chi ha saputo anticipare i tempi e avere visione.
I RELATORI FEDERICO VIONE E MARINO D’AMICO SU PERSONE E AMBIENTE
Una citazione di Indra Nooyi (ceo di PepsiCo dal 2006 al 2018) conclude il personale intervento dell’advisor: “Il valore delle aziende, agli occhi degli investitori, sarà determinato anche dal modo in cui esse gestiranno la questione di genere. Diversità e inclusione devono entrare a far parte degli obiettivi di governance, perché diventeranno, in maniera sempre più strutturale, veri e propri motori di business”. Propulsori, quindi, con protagonisti le persone. «Non c’è crescita sostenibile per le aziende, se non si è capaci di mettere al centro le persone – afferma, prendendo la parola, Federico Vione (ceo & business owner di Maw e W Group) -». Grazie a risorse umane straordinarie si possono raggiungere traguardi strepitosi. Ogni individuo va celebrato, dando risalto ai successi ottenuti e un eventuale fallimento è solo il giusto stimolo a migliorarsi costantemente. Nelle decisioni importanti, il cuore non può essere tralasciato e dimensioni come “magia”, “divertimento”, “sogno” sono oggi essenziali in qualsiasi contesto lavorativo. Infine, le considerazioni di Marino D’Amico (socio e consulente ambientale della società Wise, creata insieme con Daniela Fuschi) sull’evoluzione dell’aspetto ambientale, con un quadro dettagliato che comprende passaggi cruciali come l’accordo di Parigi 2015 della Conferenza delle parti (Cop 21), con l’impegno a contenere, nel lungo periodo, l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto della soglia di 2 °C oltre i livelli pre industriali e di limitare tale incremento a 1,5 °C; come l’Agenda 2030 e i suoi 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, in un grande programma d’azione per un totale di 169 target/traguardi. In definitiva, la risposta, la soluzione generale deve essere il passaggio a un’economia circolare. Circular economy reale e totale, dove le imprese green saranno chiamate, per forza, a dover recitare un ruolo di primissimo piano.