STUDIO PARIS ENGINEERING PROGETTARE INNOVANDO

di Andrea Beato

L’ingegnere Livio Paris è il responsabile tecnico della società che ad Avezzano (L’Aquila) conta 20 professionisti, unendo funzionalità, estetica e attenzione per l’ambiente in ogni progetto seguito.

OGNI PROGETTO “DALLA A ALLA ZETA” CON STUDIO PARIS ENGINEERING

L’unione fa la forza, è proprio il caso di dirlo. Anche in un settore così specifico, l’apporto di più competenze è la variabile capace di generare autentico valore aggiunto. Siamo nel centro di Avezzano (L’Aquila), dove si trovano gli uffici di Studio Paris Engineering. La società è stata costituita quattro anni fa e riprende il nome dell’ingegnere Livio Paris per articolarsi, però, in un discorso corale. Originario di Celano (L’Aquila), laurea in campo elettrico conseguita nel 2004 all’Università Sapienza di Roma, terminati gli studi intraprende l’attività di libero professionista. Parallelamente collabora con un’impresa edile del territorio, portandola a specializzarsi negli appalti e arrivando ad assumere l’incarico di direttore tecnico. «A 32 anni, con un po’ di esperienza alle spalle, ho scelto di privilegiare il ruolo autonomo, costruendo un rapporto continuativo di partnership e fiducia con diversi esperti». Persone che oggi costituiscono il nucleo fondamentale dell’azienda. «Grazie a loro e al contributo di ulteriori figure siamo cresciuti e possiamo affermare di essere diventati una realtà calibrata agli standard europei. Un’organizzazione integrata che segue ogni processo nella sua interezza, offrendo un’ampia serie di servizi: dai rilevamenti topografici all’idea progettuale, dalla redazione degli esecutivi di cantiere, prendendo in forte considerazione pure gli aspetti energetici, quelli impiantistici e legati alla sicurezza fino alla direzione dei lavori».

STUDIO PARIS ENGINEERING: ULTERIORI FIGURE DA INSERIRE IN ORGANICO E L’OBIETTIVO DI UN’ALTRA SEDE IN LOMBARDIA

Un unico player che non esternalizza nulla. E il risultato si traduce in un preciso bilanciamento tra funzionalità, estetica e attenzione ambientale. «L’impegno è rivolto, allo stesso modo, negli ambiti delle gare, del settore pubblico e privato, della ricostruzione post sisma… Con la capacità di portare il nostro know-how sia in regione sia, soprattutto, fuori dai confini locali». Dove? Solo per citare alcuni esempi, nella Asl di Rieti, nell’area Mercatale di Urbino (Pesaro e Urbino), nella scuola di Poggio Bustone (Rieti), nelle aree di servizio di Galdo est e Galdo ovest sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel Mercato capitolino di Primavalle, nella zona Le Sipportica a Cori (Latina), nello stadio Tupparello di Acireale (Catania)… «Un “saper fare” che spinge a livello architettonico, rispettando sempre i vincoli strutturali». Merito dei tanti e variegati profili che compongono Studio Paris Engineering. «Sono 20, nel complesso, i colleghi impiegati in sede, con un’età media molto giovane. Uno sviluppo sano avvenuto in un periodo di tempo relativamente breve. Adesso siamo alla ricerca di risorse umane aggiuntive da inserire in organico. Strutturisti e neo laureati per farci trovare pronti sulle novità più recenti, su tutte l’ecobonus 110%, e proseguire un discorso contraddistinto dal segno più, che di anno in anno registra un’evoluzione perfino del 30%. Obiettivo strategico, rimandato solo per il verificarsi dell’emergenza Coronavirus – conclude l’ingegner Livio Paris -, quello di inaugurare una “filiale” in Lombardia. Un nostro punto d’appoggio al Nord per essere più vicini fisicamente a un contesto interessante per il settore e che può portarci nuove opportunità».

STUDIO PARIS ENGINEERING PER LA SCUOLA “NZEB” DI GROSIO

Il Comune di Grosio (Sondrio) ha attuato un intervento di riqualificazione funzionale della scuola secondaria di primo grado che sorge in Piazzale Capitano Rinaldi, mediante la demolizione dell’esistente e la sua ricostruzione. L’opera ha come oggetto la realizzazione di un edificio scolastico che risponda a criteri di bioedilizia, efficienza energetica, salubrità e comfort indoor, facilità di manutenzione e utilizzo, fruibilità degli spazi secondo le linee guida fornite dal Miur. L’edificio risponde alle normative vigenti in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, prevenzione incendi e sicurezza sismica. Le soluzioni migliorative pensate da Studio Paris Engineering mirano a un edificio Nzeb (Nearly zero energy building) il cui consumo energetico è quasi pari a zero. La domanda energetica per il riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria ed elettrica è molto bassa. La proposta si pone nel segno del dialogo con l’esistente, con cui intende relazionarsi in maniera armonica, pur tracciando un segno architettonico riconoscibile come nuovo. La costruzione è stata pensata come una struttura portante in cap (calcestruzzo armato precompresso) con copertura in legno lamellare. Gli ambienti regolati e orientati in relazione alle caratteristiche funzionali peculiari delle sue parti, sulla base dell’orientamento geografico, dell’asse eliotermico e alle caratteristiche del contesto urbanistico e territoriale. L’edificio interessato, organizzato su un quattro livelli, come l’esistente, più un nuovo livello interrato per ospitare parte dell’aula magna e la palestra con i relativi servizi, prevede di occupare una superficie di circa 2.355 metri quadrati, con 9 classi e una capienza stimata di 225 alunni.

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