di Francesco Paolucci
L’azienda della famiglia Pardini, da oltre cinquant’anni, realizza imballaggi industriali in legno. Oggi, con stabilimenti produttivi in Abruzzo, Emilia-Romagna e grazie a una rete di partner riesce a coprire tutto il territorio nazionale. All’orizzonte, anche l’apertura di un centro produttivo all’estero.
LA COLLABORAZIONE IL PUNTO DI FORZA DI TECNOPACK DELLA FAMIGLIA PARDINI
«Mio nonno ci ha insegnato che la collaborazione è più importante della concorrenza e che bisogna tenere fede agli accordi commerciali, rispettando la parola data». Questa frase di Giacomo Pardini, responsabile dello stabilimento Tecnopack di San Salvo (Chieti), sintetizza tutta la filosofia che ha condotto l’azienda, fondata negli anni Settanta da Vasco Pardini, agli ottimi risultati di oggi. Un Gruppo che fa della differenziazione del prodotto la sua forza e che ne ha tracciato la strada con una continua ed esponenziale crescita. «Possiamo dire che la passione per il legno è partita dal nostro bisnonno Giulio, il capostipite della famiglia, che faceva il falegname in un piccolo paese della Toscana nei primi del Novecento – continua Giacomo Pardini -. Mio nonno Vasco, negli anni Sessanta, ha poi trasformato questa passione in impresa trasferendo la famiglia in Abruzzo dopo l’apertura di Siv (Società italiana vetro) e fondando Nuova Fa.Im.A., attualmente operativa nel settore imballaggio. Scelta coraggiosa e lungimirante che si finalizza, negli anni Ottanta, con la nascita di Tecnopack. Gradualmente, riesce a far diventare l’attività leader nel settore degli imballaggi industriali in legno». Tecnopack, con sessant’anni di esperienza alle spalle, è alla terza generazione. Nata per l’imballo dei vetri, ha poi saputo diversificare aprendosi a tutti i settori merceologici. Oggi è guidata da Marco Pardini, amministratore, ed è in corso il passaggio generazionale che vedrà coinvolti i tre fratelli Giacomo, attualmente responsabile del settore imballaggio, Andrea, responsabile di Wood House, si occupa di edilizia e falegnameria, e Simona, che lavora in amministrazione.
STABILIMENTI PRODUTTIVI DAL CENTRO AL NORD ITALIA PER COPRIRE TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE
Una realtà, dunque, fino a qualche tempo fa completamente a gestione familiare che, dal 2021, ha fatto un balzo in avanti su scala nazionale con l’apertura di due stabilimenti produttivi in Emilia-Romagna, entrambi in provincia di Modena, il primo a Carpi e il secondo, nel 2023, a Castelfranco Emilia. «Per merito della capacità imprenditoriale di mio nonno, l’azienda è cresciuta. Mio padre l’ha strutturata e ha mantenuto la leadership nel Centro e Sud Italia ed è riuscito a traghettarla, poi, verso un passaggio generazionale importante e complicato perché, negli ultimi anni, a livello lavorativo è cambiato tutto molto velocemente». Tecnopack ha, quindi, la sua sede principale a San Salvo (Chieti) ed è un punto di riferimento per tutto l’indotto della zona industriale. In Abruzzo, Marche e Molise è ben consolidata. L’essere terzisti per alcuni partner di settore in Emilia-Romagna e già capofila nell’imballaggio per vetri, con clienti principali in Toscana, Emilia e Veneto, ha dato la spinta a fare un passo importante fuori regione: «Abbiamo scelto l’Emilia-Romagna per poter servire tutta l’area del Nord – aggiunge Giacomo Pardini -. Siamo poi entrati in rete con una grande azienda produttrice di cartone, insieme alla quale riusciamo a coprire tutto il Paese, da nord a sud, con circa nove stabilimenti. Tra le sedi di San Salvo e quelle in Emilia-Romagna, possiamo contare su più di 20mila metri quadrati coperti. Oltre a ricoprire il ruolo di responsabile di stabilimento a San Salvo, sono responsabile di progetto in Emilia-Romagna.
LA CRESCITA DI TECNOPACK E LA CAPACITÀ DI DIVERSIFICARE
Ventuno anni fa ho iniziato con i primi contratti estivi. Dopo dieci anni di crescita e formazione in tutti i comparti, la classica gavetta, dalla produzione sono diventato responsabile. I miei fratelli e io siamo cresciuti in Tecnopack, abbiamo vissuto tutti i passaggi fondamentali. Nel 1997, l’azienda ha ottenuto la certificazione Iso 9001 per la Qualità e, nel gennaio del 2006, ha ricevuto l’autorizzazione all’utilizzo del marchio Fitok sui vari prodotti (garanzia del corretto trattamento fitosanitario previsto dallo standard internazionale, ndr). Siamo i primi in Abruzzo a essere stati autorizzati alla lavorazione dei materiali trattati. Poi, nel 2009, abbiamo avviato il settore strutture in legno, che si occupa di progettazione e realizzazione di soluzioni che vanno dalle tettoie alle abitazioni. È datata 2012, sempre proiettati verso il rispetto ambientale, la realizzazione dell’impianto per la produzione di pellet per recuperare gli scarti di lavorazione. Nel 2019, poi, l’apertura della filiale in Rocca San Giovanni (Chieti), con l’implementazione di prodotti in legno per falegnameria ed edilizia. Abbiamo fatto grandi investimenti in Industria 4.0 e, negli ultimi tre anni, quasi raddoppiato il fatturato, passando dai 12 milioni di euro del 2020 ai 25 previsti per il 2023. Siamo cresciuti, ovviamente, anche come numero di dipendenti: tra produzione e amministrativi nella sede di Tecnopack di San Salvo contiamo 60 unità, altre 15 impegnate in Nuova Fa.Im.A. e 20 in Wood House; nei due stabilimenti in Emilia-Romagna ci sono 15 dipendenti tra impiegati e operai. Abruzzo vuol dire un indotto di quattro aziende che lavorano come terzisti esclusivamente per noi».
PLAYER NAZIONALE NELL’IMBALLAGGIO INDUSTRIALE CON LO SGUARDO OLTRE I CONFINI
Un dinamismo interessante sembra accompagnare Tecnopack dalla nascita, insieme alla capacità di diversificare, al coraggio imprenditoriale e alla volontà di spostarsi e dislocarsi. «Ci siamo contraddistinti, da sempre, per far coesistere l’approccio della gestione familiare con le regole organizzative di una multinazionale. Trovare il giusto equilibrio e la diversificazione continua sono stati i nostri punti di forza. Nostro padre e nostro nonno ci hanno trasmesso la passione. Torniamo all’insegnamento cardine di nostro nonno, che è ancora oggi la filosofia che abbiamo deciso di seguire: collaborazione e non concorrenza. Per questo abbiamo molti partner e per la loro scelta seguiamo il faro della qualità. Crediamo sia importante mettere insieme, per ogni singolo ambito, le eccellenze che si sono in Italia. Questo ci permette di fornire ai clienti, oltre al prodotto, un servizio completo di assoluta eccellenza. Siamo tra il quarto e terzo player in Italia per fatturato nel settore dell’imballaggio. Di indole, però, non siamo abituati a sederci sugli allori, ma crediamo nel continuo miglioramento e così, tra gli obiettivi, è già in previsione l’acquisizione di una società in Toscana e l’espansione verso i mercati di Germania, Austria, Svizzera e Polonia, con lo scopo di aprire un centro produttivo oltre i confini nazionali, alla fine del 2023, e avviare i primi rapporti con l’estero come esportatori».
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