di Federico Niasi
Nella nuova classifica dei 50 migliori ristoranti del globo c’è molto della nostra regione: chef, prodotti, legami autentici.
L’ABRUZZO IN THE WORLD’S 50 BEST RESTAURANTS 2018
Massimo Bottura, con la sua Osteria Francescana di Modena, è tornato sul gradino più alto del podio, bissando il successo già ottenuto nell’edizione 2016. Nella notte evento presso il Palazzo Euskalduna di Bilbao, l’eccellenza italiana ha letteralmente sbaragliato la concorrenza. Eccellenza italiana che, al suo interno, vede il prezioso lavoro del sous chef Davide Di Fabio, cresciuto a Bellante (Teramo), e da quasi 15 anni al fianco del maestro Bottura. E, non tutti sanno, che ad arricchire i piatti dell’Osteria Francescana viene utilizzato anche l’olio extravergine d’oliva dell’azienda Marina Palusci di Pianella (Pescara), guidata da Massimiliano D’Addario. Scorrendo la classifica, ma rimanendo in zona medaglie, quella di bronzo se l’è aggiudicata il ristorante francese Mirazur. Lo chef Mauro Colagreco va fiero delle origini abruzzesi, di Guardiagrele (Chieti) per la precisione, e a coadiuvarlo in cucina è presente lo chef de partie Luca Mattioli, che viene da Francavilla al Mare (Chieti). Alla posizione numero 16 si colloca invece Enrico Crippa. Il suo Piazza Duomo ad Alba ha visto, fino alla scorsa primavera, l’apporto dello storico sous chef Antonio Zaccardi, proveniente da Castiglione Messer Marino (Chieti). Zaccardi è adesso lanciato verso una nuova sfida professionale al Pashà di Conversano (Bari), una stella Michelin grazie all’impegno in sala di Antonello Magistà e ai fornelli della mamma, Maria Ciccorella. Infine, un bel balzo in avanti per Niko Romito e la sorella Cristiana, con Il Reale di Castel di Sangro (L’Aquila), capaci in un solo colpo di passare dal numero 43 del 2017 all’attuale 36.
INTANTO LA BOMBA DI ROMITO ESPLODE A MILANO
Dopo un primo pop-up a Napoli, di qualche anno fa, Bomba ha ufficialmente debuttato nelle settimane scorse a Milano: la location scelta è Piazza XXV Aprile 12. Il progetto dedicato al cibo da strada italiano è firmato dallo chef stellato abruzzese Niko Romito in collaborazione con la società Autogrill. Il format mette al centro la bomba, classico della pasticceria e rivisitato in chiave contemporanea. Il resto lo fa la passione di Romito per questa tipicità dell’arte dolciaria popolare, una sfera di pasta lievitata e fritta, proposto in passato anche nel locale di famiglia a Rivisondoli (L’Aquila), aperto da papà Antonio a inizio degli anni ’70. Un dolce che viene ora valorizzato grazie a un lavoro di ricerca sulle tecniche di impasto, lievitazione e frittura. Il risultato è goloso, quanto originale, incredibilmente leggero e disponibile inoltre in un’inedita versione salata, con una varietà di ripieni sviluppati da Romito e il suo team.