di Andrea Sisti
L’Università telematica Leonardo Da Vinci, con la nuova guida targata Sevs e la direzione generale affidata a Fausto Gennuso, punta al rilancio e presenta corsi e master innovativi da seguire online.
CON IL DIRETTORE GENERALE FAUSTO GENNUSO UNIDAV PUNTA A ESSERE INTERNAZIONALE
«Ottica internazionale e sostenibilità – afferma il direttore generale Fausto Gennuso -. Sono queste le linee guida di Unidav (Università telematica Leonardo da Vinci)». Fondata nel 2004 per volontà dell’Università degli studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e dell’omonima fondazione, dallo scorso aprile vede Sevs (Stredoeurópska Vysoká Škola v Skalici) socio di maggioranza nel cda, grazie a un’operazione da oltre 2,5 milioni di euro. L’ateneo slovacco, a sua volta, è controllato da Eduworld Holding, con base a Malta e capace di raggruppare ben otto tra poli accademici, college, istituti di alta tecnologia e scuole di business dall’Europa dell’Est all’Italia, passando per Hong Kong e Miami. «Otto sorelle per un unico network mondiale e un obiettivo condiviso: rendere la formazione innovativa, accessibile e funzionale alla crescita di ogni territorio». La nuova gestione sta portando nella sede di Torrevecchia Teatina (Chieti) un sano fervore e molte novità. «Dal primo agosto – prosegue il dg – sono ripartite le iscrizioni ai corsi di laurea in Giurisprudenza, Economia e management dei servizi sanitari, Formazione alle professioni educative e Scienze psicologiche. Un’offerta completata da dieci master, sia di primo che di secondo livello, sedici percorsi di perfezionamento e tirocini».
FAUSTO GENNUSO DI UNIDAV: «OGGI, L’UNIVERSITÀ DI DOMANI»
Tutto è orientato all’online, con lezioni multimediali in autoistruzione, la possibilità di svolgere prove intermedie di verifica comodamente seduti davanti al proprio pc, l’interazione con tutor e altri studenti tramite chat e forum, l’esclusiva tecnologia Telemost, sistema interattivo di videoconferenza… «Solo l’esame finale, che si svolge in un’unica giornata, va sostenuto presso il nostro Continuing education center in Abruzzo. Con i recenti sviluppi abbiamo inoltre attivato due succursali a Bergamo e Palermo, ufficializzato la collaborazione con il Consorzio universitario della provincia di Ragusa. Nel nostro Paese risulta ancora non semplice far capire il valore della telematica. Si è abituati a voler “conoscere” il professore, a seguire l’insegnamento in modalità frontale, chiusi in aula magari con duecento, trecento persone». Esiste però un’alternativa di qualità, mirata, attraverso la quale ognuno può organizzare meglio il suo tempo, avere a che fare con una parte burocratica più snella e raggiungere l’ambizioso traguardo di diventare dottore. Così Unidav ha un’utenza trasversale: chi ha già un’occupazione e vuole ottenere il titolo per cogliere opportunità di carriera, chi deve conciliare esigenze personali, non potendo quindi spostarsi e frequentare quotidianamente, ma soprattutto tantissimi ragazzi che, dopo il diploma di scuola superiore, la ritengono una prima scelta per l’eccellenza dei docenti e della proposta didattica. Un anno (pari a 60 crediti formativi) costa 2mila euro.
SETTE CORSI DI LAUREA PER IL 2017. QUESTO L’OBIETTIVO DI UNIDAV E DEL DIRETTORE GENERALE FAUSTO GENNUSO
«Tale quota permette di usufruire anche di una serie di plus. Oggi è fondamentale supportare gli allievi con attività pre e post laurea, monitorando, una volta usciti da qui, la loro evoluzione professionale per un periodo di dieci anni; oppure mettendo a disposizione esperienze di stage all’estero all’interno di importanti multinazionali che, allo stesso tempo, possono sovvenzionare paralleli iter di specializzazione; infine facendo leva sulle sinergie della nostra rete e del programma Erasmus per arricchirsi ulteriormente, come accaduto, a maggio, proprio a Torrevecchia con ospiti provenienti da Slovacchia, Repubblica Ceca, Inghilterra e Nord Italia per una sorta di “summer school” finalizzata all’apprendimento e alla scoperta delle bellezze della regione». Intanto l’investimento di Sevs si sta altresì traducendo in un incremento occupazionale, con l’assunzione di figure tecnico-amministrative e il bando per ricercatori a tempo determinato. «Una positiva conseguenza – conclude Gennuso – in linea con il proposito di portare a sette i corsi di laurea di Unidav nel 2017, dieci nell’anno successivo e dodici nel 2019. Cercando di essere in linea e rispondere prontamente alle più moderne richieste del contesto globale e locale».