di Andrea Beato
Lesti Pallets si avvia verso i 60 anni di attività. Alla base una sana gestione familiare, che ha consentito di conquistare la leadership di mercato nel Centro-Sud Italia specializzandosi nella produzione di pallet e imballaggi speciali in legno.
LA STORIA DI LESTI PALLETS: OGGI ALLA GUIDA MAURO, FAUSTO ED ENEA LESTI
Progettato dagli americani per scopi militari durante la Seconda guerra mondiale, si è successivamente imposto come principale strumento per il trasferimento delle merci anche in campo civile. Un prodotto che capita di vedere quotidianamente, semplice solo all’apparenza, pronto a svolgere in modo impeccabile la sua funzione garantendo un notevole risparmio di tempo e la massima affidabilità. Stiamo parlando della paletta di carico, universalmente riconosciuta con il nome pallet. Proprio il pallet costituisce il core business di Lesti, realtà tutta abruzzese con sede nel nucleo industriale di Sant’Atto (Teramo). Impresa che può vantare una leadership indiscussa nel Centro-Sud Italia, con una capacità di 20mila pallet prodotti ogni giorno. Quello di Lesti non è però un percorso fatto di soli numeri. Alle spalle una lunga storia partita nel 1962, con i fondatori, i fratelli Italo e Veniglio Lesti, in grado di dare concretezza a un sogno avviando la loro piccola falegnameria nel paese di Frondarola (Teramo). Grande passione e ingegno che li porta a trasferire l’attività, solo qualche stagione più tardi, in un laboratorio più grande a Villa Tordinia (Teramo), dove dare seguito alla fabbricazione di mobili e infissi. L’intuizione arriva con una visita presso una ditta impegnata nella commercializzazione di piastrelle: c’è bisogno di un involucro particolare per contenere e trasportare questi rivestimenti. Subito prende forma la decisione di creare le prime soluzioni, essenziali ma già definite nei dettagli. Svolta che si traduce in una diversificazione e poi in una definitiva conversione dell’attività con la realizzazione, nel 1983, di un piccolo opificio ubicato lungo la Ss80 per Montorio al Vomano (Teramo). I pallet diventano la base su cui progettare il futuro. Cambiamento importante che si rivela decisivo nel favorire la crescita della società. Lo sviluppo sfocia nel 1995 con il taglio del nastro della nuova “casa”, l’attuale quartier generale adesso distribuito su un’area di oltre 55mila metri quadrati. E l’inizio degli anni Novanta segna pure l’ingresso ufficiale in azienda di Mauro Lesti, Fausto Lesti ed Enea Lesti, oggi alla guida con i rispettivi ruoli di direttore Qas (Qualità, Ambiente e Sicurezza), responsabile commerciale e a capo del ramo amministrativo.
LE TIPOLOGIE E I PLUS DEI PRODOTTI LESTI PALLETS
«L’infanzia l’abbiamo trascorsa giocando tra i tronchi che venivano impiegati e trasformati dai nostri padri – ricordano i tre dirigenti -, vivendo fin da piccoli le soddisfazioni e i sacrifici che hanno saputo unire ancor di più le famiglie di appartenenza. Il valore aggiunto è stato evolversi, lasciando una dimensione prettamente artigianale per approdare a un vero approccio industriale. Sono stati realizzati stabilimenti per ospitare al meglio le linee produttive ed è stata messa in piedi un’organizzazione minuziosa, davvero rara per l’ambito che rappresentiamo. Con l’entrata in vigore dello standard Ippc/Fao Ispm-15 (“International Standard for Phytosanitary Measures”) nel Centro-Sud Italia, siamo stati tra i primi a installare due forni, della capacità di 2mila pallet ciascuno, per l’essiccazione e il trattamento termico fitosanitario Ht (“Heat treatment”). Quest’ultimo, al fine di proteggere il patrimonio forestale mondiale, consente di eliminare completamente eventuali organismi nocivi presenti nei pallet/imballaggi in legno e che possono essere diffusi negli scambi commerciali tra le varie nazioni. Con caratteristiche del genere, l’attenzione si è concentrata nel proporre una gamma vastissima di pallet standard e su misura, realizzati ad hoc per soddisfare qualsiasi richiesta da parte dei clienti». Tipologie che si allargano verso i pallet con certificazione Epal (“European pallett association” è il brand internazionale che contraddistingue il sistema di interscambio di pallet riutilizzabili più diffuso d’Europa, ndr) ed Epal 3, con quest’ultimo che invece identifica lo standard asiatico, per finire con quelli americani. «A ciò si aggiungono le famiglie di paretali e imballaggi speciali customizzati, ovvero casse e gabbie per spedizioni via mare, terra e aerea, che necessitano frequentemente di una nostra consulenza per rispondere a criticità tecniche, logistiche e problematiche legate alle normative Uni e agli standard previsti dai Paesi di destinazione. Nel 2019 è stato introdotto un modernissimo centro di lavoro a controllo numerico per la lavorazione di pannelli in legno che, con performance straordinarie, ci proietta ormai verso l’Industria 4.0».
IL FUTURO DI LESTI PALLETS TRA INNOVAZIONE E SOTENIBILITÀ
A garanzia dell’elevata eccellenza dei prodotti l’azienda ha adottato, dal 2000, un sistema di gestione integrato per la qualità, la tutela dell’ambiente e della sicurezza e salute dei lavoratori. La stessa cura viene posta nei servizi, assicurando prestazioni efficaci ed efficienti. «Nell’ambito della logistica, l’allineamento tra output di produzione, disponibilità di automezzi di proprietà, collaborazione con autotrasportatori autorizzati e monitoraggio dei tempi ci permettono di conseguire elevati standard di puntualità nelle consegne. Disponiamo di un magazzino coperto in modo da assicurare la fornitura di pallet essiccati in ogni periodo dell’anno. Inoltre, offriamo il servizio di montaggio di imballaggi speciali presso i nostri clienti e la marchiatura a fuoco personalizzata di tutta la gamma di prodotti». Sguardo al domani voluto anche dall’amministratore unico Fulvio Di Claudio, che dal 2001 affianca e supporta i proprietari nella gestione dell’azienda. Visione ora arricchita dal prezioso contributo della terza generazione, formata da Gianpaolo, Leonardo, Simone e Martina Lesti, chiamata a occuparsi a trecentosessanta gradi del marketing. «Il futuro di Lesti Pallets – sottolinea la giovane manager Martina Lesti – scorre sul duplice binario dell’innovazione e della sostenibilità. L’obbiettivo della nostra generazione è quello di fare tesoro di quello che è stato fatto in passato e sviluppare nuove idee che possono portare a nuovi prodotti, servizi, processi, sistemi e modelli organizzativi. Continuare nell’avventura di scoprire modi diversi di fare le cose, risolvere problemi. La successione credo sia un’occasione per diffondere lo spirito innovativo all’interno dell’organizzazione e avviare momenti di cambiamento in cui si combinano continuità e rinnovamento, tradizione e modernità. All’orizzonte i progetti per mandare presto online un portale e-commerce esclusivamente rivolto ai privati e la ferma volontà di ridurre e reimpiegare gli scarti dei nostri processi. Senza dimenticare i principi di condivisione, lealtà e dedizione che ci hanno permesso di giungere alla soglia dei 60 anni, caratterizzati dai costanti successi e una totale efficienza nei confronti dei nostri interlocutori, “big player” protagonisti dei più svariati settori dell’economia».
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